22 Febbraio 2022
La tutela dell’ambiente e delle risorse naturali si impone a poco a poco come una sfida di prim’ordine, sia per le aziende che per i singoli cittadini. Se fino a poco tempo addietro, ecologia ed economia sembravano due rette parallele difficili da far intersecare, oggi si tratta di concetti non più contraddittori, in grado di coesistere efficacemente grazie all’economia circolare. Scopra le opportunità che il modello di marketplace di economia circolare può apportare alla Sua impresa!
Un marketplace di economia circolare è innanzitutto un marketplace, ovvero una piattaforma su cui acquirenti e venditori, privati e/o professionisti si incontrano per comprare o vendere beni o servizi.
Modello ormai in voga, il marketplace di economia circolare si distingue per tipo di prodotti proposti per la vendita o l’acquisto. Infatti prevede esclusivamente articoli usati, soggetti a saldi od offerte speciali, rilavorati, con materiali di scarto, recupero o riciclo o sottoprodutti di manifattura. Drivy, Vinted, Backmarket… I marketplace di economia circolare seducono sempre più i singoli, ma anche i professionisti del B2B e del B2C. Per le aziende, lanciarsi nella creazione di un marketplace di economia circolare comporta vantaggi multipli.
A partire da febbraio 2020, la legge antisprechi a vantaggio di un’economia circolare mira a contrastare sprechi consumistici e obsolescenza programmata invitando le aziende a produrre consapevolmente articoli migliori e duraturi e a uscire dal circolo vizioso dell’usa e getta. Prima della sua promulgazione, il concetto di economia circolare era entrato ufficialmente nella legislazione nel 2015, con la legge sulla transizione energetica per la crescita verde. In Francia quest’ultima ha consentito di definire la transizione verso un’economia circolare quale obiettivo nazionale.
Dall’approvvigionamento al prolungamento della vita utile, senza dimenticare il miglioramento della prevenzione, della gestione e del riciclaggio dei prodotti, queste leggi invitano le aziende a tener conto dell’impatto ambientale e sociale. Tutte queste azioni sono favorite dalla creazione di un marketplace di economia circolare, che rappresenta un mezzo eccellente per venire incontro alle raccomandazioni enunciate. Di conseguenza, per conformarsi alla legge e continuare a valorizzare il proprio lavoro, molte aziende si fregiano e avvalgono dell’economia circolare come di un vero e proprio volano a vantaggio di competitività e immagine del brand.
Oltre a costituire uno strumento perfetto per rispondere alle sfide e alle problematiche ambientali, il marketplace di economia circolare consente alle aziende di gestire la vita dei loro prodotti dalla A alla Z.
Grazie all’economia circolare, un prodotto ha tante vite. Quando infatti arriva alla fine o non è più rivendibile allo stato originale, il riciclaggio o l’upcycling possono regalargli una nuova utilità. Proporre a clienti professionisti e/o privati di riacquistare le risorse derivanti da un bene, permette di mantenerle nel ciclo economico e di riutilizzarle per creare valore. Optare per un modello commerciale di tipo circolare significa anche ridurre considerevolmente la produzione di rifiuti e fare in modo che l’azienda risparmi, tramite l’abbattimento dei costi di trattamento e di smaltimento dei rifiuti.
Permette inoltre di fare utili grazie ai rifiuti aziendali (ad esempio i sottoprodotti) poiché essi vengono usati come materia prima secondaria in un’altra catena di produzione.
Anche le giacenze di magazzino possono essere valorizzate grazie all’affitto o alla vendita ad altri professionisti, con un pagamento online protetto. Anche in quel caso, infatti, la creazione di un’economia circolare permette di risparmiare, riducendo i costi di stoccaggio.
La creazione di una piattaforma interamente dedicata alla vendita o all’affitto di prodotti usati del Suo marchio consente dunque di mantenere il controllo del mercato dell’usato, prima che venga fagocitato da altri attori. Un circolo virtuoso che rappresenta anche l’occasione per rinsaldare i legami con i clienti.
In base a uno studio pubblicato da Havas Paris, CSA Research e L’Express: “Il 76% delle aziende ritiene che la responsabilità sociale e ambientale d’impresa (CSR) impatti sul loro modello economico”. La creazione di un marketplace di economia circolare si iscrive perfettamente in questa tendenza e permette alle società di rispondere a ciò che per esse rappresenta una nuova sfida commerciale.
Si tratta di due concetti che si completano e giustificano a vicenda in quanto vantano l’obiettivo comune di rispettare sfide e finalità dello sviluppo sostenibile, tramite il miglioramento dell’impatto sociale, ambientale ed economico dell’economia di mercato.
Back Market, Recommerce, Remade, Le Bon Coin, Vinted… Una proposta di valore ormai rintracciabile in vari brand, risoluti nel ridurre l’impatto ambientale e nel valorizzare la propria immagine. Nel B2B come nel B2C o nel C2C, creare un marketplace di economia circolare consente di accostare all’azienda un’immagine responsabile e di arrivare a un pubblico sempre più sensibile nei confronti di queste tematiche. Si tratta anche di coltivare al massimo e al meglio i rapporti con i clienti, innanzitutto aumentando i tassi di fidelizzazione, senza perdere il controllo sull’intera catena di pagamento.
Fornitore certificato di servizi di pagamento, Lemonway La accompagnerà nella creazione di una piattaforma di economia circolare occupandosi dell’implementazione della soluzione di pagamento più indicata. Sta pensando di lanciare il Suo marketplace di economia circolare? Ha delle domande relative alla soluzione di pagamento più adeguata? Ci parli del Suo progetto!
